Aritmie

Che cos’è l’aritmia?

Per aritmia si intende un’alterazione del ritmo del cuore. Infatti, si parla di aritmia quando il cuore batte troppo lentamente, troppo velocemente (tachicardia) o in modo irregolare. 

Di solito il cuore batte a cadenza regolare con frequenza che varia nell’adulto da 60 a 100 battiti al minuto.

L’impulso elettrico cardiaco inizia di norma a livello della parte alta dell’atrio destro, vicino allo sbocco della vena cava superiore, da parte di alcune cellule che prendono il nome di nodo del seno. Poi l’impulso si propaga nell’atrio destro e atrio sinistro e quindi, passando attraverso un percorso obbligato che prende il nome di nodo atrio-ventricolare, attiva il ventricolo destro e sinistro.

In presenza di un’aritmia cardiaca, l’impulso elettrico non nasce più a livello del nodo del seno, ma da cellule situate negli atrii o nei ventricoli, perché si creano zone di attività elettrica più veloce o zone di corto circuito.

Tipologie di aritmia

Vediamo ora come è inquadrata un’aritmia cardiaca.

Prima del 1999, in Italia, la nomenclatura delle aritmie prevedeva due grandi gruppi: le aritmie ipercinetiche e quelle ipocinetiche.

Dal 1999 in poi, questa nomenclatura venne accantonata in favore di 3 categorie: bradicardie, tachicardie e battiti ectopici.  

Le aritmie cardiache si verificano quando i segnali elettrici che coordinano le contrazioni del cuore non funzionano bene. Se questi segnali determinano:

  • contrazioni molto veloci del cuore si parla di tachicardia (dove si verificano 100 o più battiti cardiaci a riposo);
  • se determinano contrazioni più lente invece si tratta di bradicardia (con battiti cardiaci sotto i 60 al minuto).  

Queste definizioni si riferiscono con il soggetto a riposo di un soggetto sveglio. È normale che il cuore batta velocemente durante l’attività fisica o che batta lentamente durante il sonno.

Sintomi

Molte aritmie non causano alcun segno o sintomo, ma se presenti i più comuni sono:

  • palpitazioni,
  • battito cardiaco accelerato,
  • battito cardiaco irregolare,
  • percezione delle pause tra i battiti.

Segni e sintomi più gravi includono:

  • ansia,
  • debolezza, vertigini e giramenti di testa,
  • svenimento,
  • aumento della sudorazione,
  • fiato corto,
  • dolore al petto.

Cause dell’aritmia

Le cause principali sono la presenza di cardiopatie, quali cardiopatia ischemica o cardiomiopatie che possono portare a dilatazione del cuore. Un cuore dilatato o ispessito (ipertrofia) più facilmente produce aritmia cardiaca.

Nel caso della fibrillazione atriale, la causa prevalente è l’invecchiamento del cuore (un cuore più vecchio ha una maggiore presenza di tessuto fibroso che facilita l’insorgenza di aritmia).

Le aritmie dei giovani invece spesso non sono dovute ad una malattia del muscolo cardiaco, ma sono secondarie alla presenza di anomalie “elettriche” del cuore, che possono favorire dei cortocircuiti che scatenano tachicardie parossistiche (improvvise).

Situazioni particolari, come alterazioni dei livelli nel sangue di sali minerali quali il potassio (ad esempio ipopotassiemia), possono generare aritmie potenzialmente molto pericolose.

Esistono malattie elettriche del cuore a origine genetica (sindrome del QT lungo, sindrome di Brugada) che possono scatenare aritmie ventricolari molto pericolose.

I fattori di rischio dell’aritmia?

I soggetti più a rischio di sviluppare aritmie sono quelli che presentano una importante dilatazione dei ventricoli dovuta a malattia del muscolo cardiaco, secondaria a malattia delle coronarie o a cardiomiopatia (malattia primitiva del muscolo cardiaco).

Le aritmie ventricolari in questi casi possono essere aritmie gravi, quali tachicardia ventricolare, che possono anche portare a morte improvvisa.

Le aritmie ventricolari nella sindrome del QT lungo e nella sindrome di Brugada, quando compaiono, sono aritmie gravi (tachicardia ventricolare polimorfa) ed è fondamentale prevenirle con diagnosi precoce e terapie appropriate.

I fattori di rischio più importanti nella fibrillazione atriale sono:

  • ipertensione arteriosa;
  • l’obesità;
  • apnee notturne.

Cosa fare per prevenire l’aritmia?

Per prevenire la ricomparsa frequente dell’aritmia cardiaca è opportuno evitare:

  • Alcoolici
  • Sostanze stimolanti come: cocaina, caffeina e simili
  • Ridurre le cause di stress