Ipertensione arteriosa

Cos’è?

Cos’è l’ipertensione arteriosa? L’ipertensione arteriosa è una patologia molto diffusa che si manifesta con un’elevata pressione del sangue nelle arterie, fenomeno determinato dalla quantità di sangue irrorato dal cuore e dalla resistenza delle arterie al flusso del sangue.

È una delle patologie più diffuse nei Paesi industrializzati e colpisce circa il 30% degli adulti: per questo motivo oggi rappresenta uno dei maggiori disturbi clinici.

In generale, la pressione arteriosa è la forza esercitata dal sangue circolante sulle pareti delle arterie a seguito delle contrazioni del cuore. La pressione del sangue è variabile nel tempo e la sua potenza dipende dalla quantità di sangue da fornire ai vari organi e tessuti. Il corpo umano è in grado di eseguire aggiustamenti dei valori della pressione arteriosa nel giro di pochi secondi, attraverso una complessa interazione tra sistema nervoso centrale, ormoni e altre sostanze prodotte a livello del sistema nervoso periferico.

I sintomi

La maggior parte degli ipertesi non presenta sintomi specifici, questo è il motivo per cui l’ipertensione è stata soprannominata “killer silenzioso”. Alcuni segni dell’ipertensione non controllata possono essere:

  • la perdita di sangue dal naso (epistassi)
  • i disturbi della vista
  • l’impotenza.
  • il mal di testa localizzato dietro la nuca o al vertice del capo che scompare spontaneamente dopo alcune ore
  • i capogiri
  • le palpitazioni
  • l’affaticamento

Fattori di rischio

Nella maggioranza dei casi non è possibile identificare la causa dell’innalzamento della pressione arteriosa (si parla di ipertensione ‘essenziale’ o ‘primitiva’), e solo in una piccola minoranza di casi è individuabile una precisa causa (ipertensione ‘secondaria’).

L’ipertensione arteriosa aumenta il rischio di malattie cardiovascolari (angina pectoris, infarto miocardico, ictus cerebrale, vasculopatia periferica). Per questo, è importante diagnosticarla per tempo al fine di prevenire i danni che può silentemente provocare. Talvolta capita che l’ipertensione si presenti prevalentemente nelle ore notturne. 

Sono peraltro noti diversi fattori che aumentano le probabilità di diventare ipertesi:

  • fattori non modificabili, come l’età e la predisposizione genetica;
  • fattori modificabili, come il fumo, un eccessivo consumo di alcol, una dieta ricca in sale o in calorie e la sedentarietà.

Anche lo stress emotivo può favorire la comparsa di pressione alta: queste situazioni simulano una risposta ormonale finalizzata a preparare il corpo all’azione, aumentando così la frequenza e la gettata cardiaca. Se questa condizione si prolunga nel tempo, allora può portare ad ipertensione.

Conseguenze dell’ipertensione arteriosa

Una pressione arteriosa eccessivamente elevata sulle pareti delle arterie può danneggiare i vasi sanguigni e gli organi che questi irrorano.

I danni sono maggiori se:

  • la pressione arteriosa è molto alta;
  • la diagnosi viene fatta non tempestivamente;
  • la terapia non viene subito iniziata.

Questa patologia è la causa principale di numerose e gravi malattie cardiache, cerebrali e renali come l’insufficienza cardiaca, l’infarto miocardico, l’ictus cerebrale e l’insufficienza renale.